mercoledì 6 dicembre 2017

Interpellanza - Pavimentazione della Via Castellaccio e applicazione del MM No. 346

Signor Sindaco, Signora Municipale, Signori Municipali

Con la presente, avvalendomi delle facoltà concesse dalla LOC (art. 66 LOC) e dal Regolamento comunale mi permetto di interpellare il Municipio ed in modo particolare il municipale responsabile del Dicastero per il Traffico sul seguente tema:

Pavimentazione della Via Castellaccio e applicazione del MM No. 346

Premessa:

In merito al MM citato le due commissioni chiamate ad analizzare le proposte del Municipio così si esprimevano:

Commissione della gestione
omissis “Precisata la nostra piena adesione al progetto, esprimiamo qualche riserva sulla soluzione proposta di rivestimento con pittura strutturata) solitamente utilizzata per delimitare il campo stradale e evidenziarne la condivisione tra traffico veicolare e traffico lento (in particolare biciclette) che presenta i minori costi di realizzazione …”
omissis “Per contro riteniamo che la proposta di pavimentazione in calcestruzzo drenante gettato in opera, variante preferita dalla nostra commissione, possa meglio identificare il marciapiede e garantisca soprattutto durante l’inverno una maggiore sicurezza tenuto conto il potere drenante che non consente la formazione di patine ghiacciate …”
omissis “La differenza di costo delle varianti proposte è stimata in Fr. 20'000.—“ omissis “vorremmo comunque proporre un emendamento alla risoluzione proposta dal Municipio proponendo un credito per questa parte d’opera di Fr. 160'000.—quindi Fr. 50'000.—in più del richiesto. Questo per permettere al Municipio di valutare anche le altre varianti … omissis …e non dover decidere solo sulla base del costo”

Commissione edilizia ed opere pubbliche
“Dopo aver valutato le quattro varianti proposte con relativi preventivi di spesa, la commissione ritiene che la soluzione migliore, sia dal punto di vista estetico che funzionale la variante 3.3. (in calcestruzzo drenante gettato in opera) e non la variante proposta dal Municipio 3.4. (conglomerato bituminoso con pittura strutturata). Riteniamo che il maggior costo di realizzazione di ca. Fr. 20'000.—(da preventivo allegato) sia giustificato per un prodotto finale decisamente migliore sotto tutti i punti di vista. Un’ulteriore variante sarebbe quella di eseguire la pavimentazione in dadi di pietra pregiata, adatti al camminamento, ma i relativi costi sarebbero di molto superiori. Si potrebbe inoltre piazzare lungo il viale ancora una o due panchine, in modo da valorizzare il tutto.”
“La commissione preavvisa favorevolmente la variante 3.3. del messaggio municipale.”


Ora, a lavori eseguiti, il risultato è ben diverso da quanto scelto dalle due commissioni. 
Oltretutto mi sembra che l’opzione scelta potrebbe non corrispondere a nessuna delle varianti favorite dalle due commissioni e votate dal Consiglio Comunale. Inoltre, oltre a non aver posato le panchine richieste dalla commissione edilizia e opere pubbliche si sono invece inserite una ventina di aiuole il cui scopo dovrebbe essere quello di dissuadere il posteggio abusivo  di automobili (intento lodevole) ma che vista la vegetazione bassa messa in posa potrebbe non essere un deterrente sufficiente.

Resta il fatto che il capo dicastero non abbia volutamente seguito il consiglio delle due commissioni e del voto del consiglio comunale agendo di testa propria sulla variante ed oltretutto non rispettando i piani del progetto originale. Inoltre se l’esecuzione è stata fatta con la variante 3.4.  la dispersione diretta delle acque piovane non è più garantita! 
Per le aiuole invece poco importa poi se l’idea è venuta strada facendo. C’era sufficiente tempo prima di presentare il messaggio per studiare il tutto nel migliore dei modi. 
Per correttezza e trasparenza le due commissioni andavano preventivamente informate ed il loro accordo, anche solo verbalmente era comunque necessario. Cosa migliore sarebbe stato ritirare il tutto e sottoporre nuovamente il messaggio con le modifiche ed i preventivi aggiornati. Il reciproco rispetto delle competenze è alla base per un rapporto di reciproca fiducia. 

Ho pure tenuto in debita considerazione quanto dichiarato dal capo dicastero ossia: omissis .. se le referenze della variante in calcestruzzo drenante non dovessero soddisfare il Municipio, quest’ultimo si riserva di eseguire la pavimentazione con pittura strutturata, così come proposto nel messaggio, con una spesa di Fr. 115'000.00 … omissis
A questo punto mi sorge il forte sospetto che abbia abusato della magnanimità della commissione della gestione e del consiglio comunale nel concedere un credito superiore a quanto richiesto onde permettere un maggior margine di manovra. Margine di manovra che in ogni caso non includeva certamente lavori non preventivati e soprattutto secondo i gusti personali.

L’amministrazione del territorio comunale non si gestisce allo stesso modo del giardino di casa propria dove il municipale è libero di decidere se fare o meno una o più aiuole usando i materiali che preferisce. Qui si tratta di agire collegialmente interpellando tutti i partner interessati. Non per niente esiste un potere legislativo ed uno esecutivo ed è per questo motivo che si chiamano in questo modo. Inoltre, le commissioni vengono istituite appositamente perché possano studiare i diversi messaggi municipali e dare le indicazioni di voto al consiglio comunale (legislativo) che comunque in totale autonomia può approvare o rifiutare quanto suggerito. Spetta poi al Municipio (esecutivo) mettere in atto quanto votato.

Infine una considerazione del tutto personale e soggettiva. Non sono un architetto e non ho la pretesa di esserlo ma dal punto di vista paesaggistico oggi la Via Castellaccio è un insieme di opere che non si sposano tra di loro né in fatto di materiali e nemmeno in fatto di colori.


Considerato quanto esposto sopra chiedo quanto segue:

1.   A quanto ammontavano i preventivi effettivi per le varianti 3.3. e 3.4. e dell’eventuale nuova variante scelta escluse le aiuole?
2.   Qualora il lavoro svolto non rispettasse nessuna delle varianti proposte nel messaggio municipale, quali sono le caratteristiche di questa variante? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi?
3.   A quanto ammonta il costo complessivo per la creazione delle 20 aiuole?
4.   Per la creazione delle aiuole si è chiesto un preventivo a più di un giardiniere? Se non è stato fatto, per quale motivo si sceglie sempre lo stesso?
5.   Per quale motivo sono inoltre stati posati dei cippi in pietra alla fine della Via Castellaccio? Rientravano anch’essi nel credito votato?


Ringrazio già sin d’ora per la pronta risposta e mi auguro che fatti del genere non si ripetano più.


Cordiali saluti.
Dario Paltenghi

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