venerdì 20 dicembre 2013
L'occhio vigile no. 3, dicembre 2013
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giovedì 5 dicembre 2013
Magliaso deve aderire allo studio strategico
Ho letto su questo giornale le prime impressioni del Sindaco di Magliaso Roberto Citterio
sull'interrogazione del Gruppo Lega-UDC-Ind. che chiede di aderire allo
studio strategico dei comuni della sponda destra della Magliasina.
Le sue
parole preannunciano già che il Municipio risponderà negativamente,
perdendo la preziosa occasione di sentire i desideri della popolazione,
degli attori del tessuto socio-economico locale e di avere una visione a
lungo termine su quanto ci attende nei prossimi anni.
Secondo
il parere del Sindaco, Magliaso starebbe bene da solo perché offrirebbe
già ottimi servizi. Un punto di vista che non tutti condividono, se
pensiamo alle richieste di estensione degli orari d'apertura
dell'ecocentro comunale o all’ammissione dello stesso Municipio che in
una risposta ad un'interpellanza riconosceva l'impossibilità con
l’attuale effettivo di personale di accogliere tutte le richieste che
provengono dai banchi del legislativo e dai cittadini. Anche la
costruzione di un nuovo edificio scolastico in sostituzione dell'attuale
palazzo ultracentenario, tema sbandierato in campagna elettorale, viene
tenuta in sospeso, nonostante le finanze permettano un investimento
simile.
A
proposito di finanze, se oggi la situazione è buona, grazie soprattutto
ai pochi progetti di rilievo, non è scontato che lo sarà anche in
futuro: i continui trasferimenti di competenze e di oneri dal Cantone,
porranno i piccoli comuni come il nostro di fronte a scelte difficili.
Lo
studio strategico non preclude nessuna possibilità e non obbliga nessuno
ad un'aggregazione. Aderiamo quindi con coraggio a questo studio per il
bene della popolazione, senza doverci pentire in futuro di esserne
rimasti fuori!
Luca Paltenghi
lunedì 2 dicembre 2013
Un immobilismo preoccupante
Regolarmente
politici di ogni colore lanciano appelli ai giovani ad interessarsi
alla cosa pubblica: cinque anni fa ha raccolto questo invito e dall’anno
scorso siedo in Consiglio comunale a Magliaso. Anche qui sento inviti
ai giovani a votare e ad entrare in politica. Purtroppo queste restano
spesso parole dette per farsi belli ma non sentite davvero.
La
realtà è infatti un’altra. Spesso un giovane siede in CC solo per
alzare la mano e votare come chiede il partito, senza avere diritto di
parola, ufficialmente perché deve prima capire i meccanismi. In realtà,
per poter parlare deve pensarla come i “grandi”.
Ho la
fortuna di far parte di un gruppo che dà spazio a tutti i suoi membri;
purtroppo dall’esterno si cerca di tarparci le ali. Ecco due esempi di
un immobilismo politico preoccupante, di un’opposizione sistematica
senza alcuna giustificazione se non quella che la proposta non arriva
da un partito storico ma da un’area politica scomoda, cioè dal gruppo
Lega-UDC-Indipendenti. Si tratta di proposte per niente ideologiche, ma
dettate dalla sola volontà di agire per il cittadino.
In
applicazione della legge sull’informazione e sulla trasparenza, abbiamo
chiesto di informare i cittadini sulle principali decisioni prese dal
CC e dal Municipio, tramite comunicati stampa o pubblicazione agli albi e
sul sito di un estratto delle risoluzioni municipali, naturalmente
senza i dettagli sulla votazione. Ciò avviene già in numerosi comuni.
Ebbene, il Municipio rispondeva che il cittadino non chiede una maggiore
informazione, che si accontenta di delegare il proprio potere a chi
amministra il comune, che è preferibile una divulgazione mediatica di
basso profilo e che i problemi vanno risolti in casa propria. Inoltre,
ciò comporterebbe del lavoro aggiuntivo eccessivo per gli impiegati del
comune, che magari non hanno nemmeno le conoscenze tecniche del web per
mettere in pratica le nostre richieste: “Non si può pensare e
pretendere che si possa fare fronte a tutte le possibili richieste e
desideri nell’ambito amministrativo-gestionale che giungono dai banchi
del Legislativo o dal singolo cittadino”!
Il
secondo esempio riguarda i giovani votanti. Il progetto Easyvote della
Federazione dei Parlamenti dei giovani ad ogni votazione elabora un
libretto di spiegazioni semplificate, destinato ai giovani fino ai 25
anni. Ogni comune può abbonarsi a questo servizio alla modica cifra
annuale di CHF 2.90 per giovane e inviare il libretto assieme al
materiale di voto. Abbiamo quindi chiesto di prendere in considerazione
questa possibilità. Pur dandoci ragione sulla necessità di portare i
giovani alle urne, dimostrata anche tramite delle statistiche sulle
votazioni 2013 che indicano come solo un giovane del comune su tre vada a
votare, il Municipio ha bocciato la proposta, senza giustificazioni,
se non menzionando vagamente che esistono già i libretti informativi
della Confederazione o del Cantone e che internet offre molte
possibilità di informarsi. Perché non tentare comunque con Easyvote? Un
solo giovane in più che vota sarebbe un successo! Purtroppo,
rispondere negativamente è sempre più facile che fare qualcosa di
concreto!
Non
condivido la proposta di limitare gli anni delle cariche politiche, ma
sono convinto che dopo un certo numero di anni la spinta propositiva di
un politico si esaurisca, com’è normale che sia, e che a quel punto
egli debba lasciare spazio a forze fresche, non tanto in termini di età
quanto di voglia di fare e di portare proposte nuove.
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