lunedì 4 febbraio 2013

Aggregazioni nel Malcantone: Magliaso scelga la sua direzione

N.B. A complemento di quanto indicato nel testo riportato di seguito, preciso che con 14 voti contro 4 il Consiglio comunale ha deciso di demandare la mozione alla commissione petizioni, invece che ad una commissione ad hoc come da noi richiesto data l'importanza del tema...
Riporto inoltre l'articolo-intervista apparso su Ticinonews.

Magliaso, 4 febbraio 2013




Egregi signori Municipali; Presidente, colleghe e colleghi Consiglieri comunali



Avvalendosi della facoltà data dagli art. 67 LOC e 29 ROC, nonché dalla Legge sulle aggregazioni e separazioni dei comuni (LAggr) del 16 dicembre 2003, che consente anche ai Legislativi comunali di presentare istanza al Consiglio di Stato per l’avvio di una procedura per uno studio d’aggregazione, i sottoscritti Consiglieri comunali presentano la



MOZIONE


Denominata:

Aggregazioni nel Malcantone: Magliaso scelga la sua direzione



volta ad approfondire la tematica di eventuali aggregazioni di Magliaso con altri Comuni vicini.

Conformemente all’iter procedurale previsto dalla LOC e dal RALOC chiedono che la stessa venga demandata seduta stante ad una “Commissione speciale aggregazioni” e al Municipio per preavviso.




Premessa

A mente degli scriventi Consiglieri comunali, a Magliaso non è mai stata approfondita la tematica delle aggregazioni, perlomeno non pubblicamente, in quanto finanziariamente il Comune gode di buona salute. Questa situazione non è chiaramente uno stimolo, soprattutto se i comuni limitrofi hanno tutti finanze meno floride e moltiplicatori più elevati; ciò non deve comunque essere l’unico criterio di valutazione.

Nel corso degli ultimi tempi, numerosi sono stati i casi di possibili o avvenute aggregazioni comunali: pensiamo ai nuovi comuni di Lugano, Mendrisio e Terre di Pedemonte, oppure al “matrimonio” che si apprestano a concludere i 17 comuni del Bellinzonese, senza dimenticare l’iniziativa popolare “Avanti con le nuove città di Locarno e Bellinzona” che, senza voler disquisire qui della sua costituzionalità, chiede l’aggregazione dei comuni del Locarnese e del Bellinzonese.

Anche nella nostra regione, il Malcantone, sembrano essersi risvegliate delle discussioni in merito a possibili aggregazioni, dopo la nascita del comune di Alto Malcantone, delle aggregazioni di Bioggio e il fallimento delle aggregazioni nel Medio Malcantone e di Manno con Alto Malcantone. Infatti, a Vernate, nel mese di novembre 2012 è stata depositata una mozione firmata da tutti i 21 Consiglieri comunali, volta ad approfondire un’aggregazione dei comuni del Malcantone. A dicembre 2012, ad Agno è stata poi depositata una mozione analoga firmata da nove Consiglieri comunali che chiede la creazione di una Commissione speciale sulle aggregazioni, nella quale tra le varie opzioni indicate vi è anche quella di un’aggregazione con Magliaso.

Da fonte affidabile, siamo venuti a conoscenza che la Sezione degli Enti locali del Canton Ticino ha già “nel cassetto” ben due progetti di aggregazione per il Malcantone, che attendono solo un segnale da parte della nostra regione. Il primo progetto prevede un’aggregazione di tutti i comuni in una “Città Malcantone” di 23'000 abitanti, il secondo prevede la creazione di due comuni (sponda destra e sponda sinistra della Magliasina).




I pro e i contro di un’aggregazione


Senza volere essere esaustivi in questa sede, riteniamo importante menzionare brevemente i pro e i contro di un’aggregazione.

La tendenza in Ticino, così come nella Confederazione (pensiamo ai Cantoni di Glarona, Friborgo, Grigioni o Lucerna) sembra essere quella di ridurre costantemente il numero di comuni, per differenti ragioni. Il Ticino nel 1990 era composto ancora da 247 comuni, oggi si sono ridotti a 147.

Lugano e Mendrisio, come menzionato in precedenza, hanno assunto il ruolo di apripista; ora che anche il Bellinzonese si sta muovendo in questa direzione, il Ticino si sta dirigendo verso la creazione di poli più grandi numericamente e più forti finanziariamente: nel dialogo con i partner cantonali e federali sono atout che non vanno sottovalutati. In particolare, per la risoluzione dei problemi regionali è senz’altro più utile che il Cantone abbia quale controparte meno Comuni ma con più forza contrattuale, piuttosto che una miriade di piccole realtà comunali contigue ma spesso con idee diametralmente opposte. Pensiamo all’annosa problematica del traffico e della circonvallazione nel Malcantone, che per lungo tempo è stata ferma a causa di continui dissidi regionali, oppure alla realizzazione di importanti opere come la futura rete tram.

Anche la difficile situazione economica attuale, con l’aggiungersi dei continui riversamenti di oneri dal Cantone ai Comuni, richiede una razionalizzazione nella gestione dei servizi e delle infrastrutture, con la creazione di infrastrutture regionali che vadano a beneficio del Cittadino, senza che questi ne abbia un aggravio in termini di imposizione fiscale. Già nello studio della Sezione degli Enti locali del Dipartimento delle Istituzioni “Il Cantone ed i suoi comuni - l'esigenza di cambiare” del 1998 si rilevava che a Magliaso vi era una dotazione in servizi e infrastrutture limitata che lo situava in una fascia di comuni intermedia. Seppure migliorata, la situazione attuale resta probabilmente comunque discreta.

Da sottolineare inoltre la crescente difficoltà nel reperire candidati validi e motivati a mettersi a disposizione per la gestione della cosa pubblica e diffusa un po’ in tutti i partiti e i Comuni, soprattutto quelli più piccoli, con il rischio anche di elezioni tacite.

Quanto agli aspetti negativi di un’aggregazione, occorre senz’altro prestare attenzione alle resistenze dei Cittadini, preoccupati dalla perdita di identità del Comune, dalla lontananza dei futuri quartieri dal centro del nuovo Comune e dalla centralizzazione dei servizi comunali. Nel caso del Malcantone va senz’altro tenuta in considerazione la grande differenza che sussiste tra l’Alto Malcantone, che mantiene ancora le sue caratteristiche rurali, e il Basso Malcantone, più a vocazione industriale e residenziale. Un processo aggregativo che comprenda tutto il Malcantone appare dunque al momento difficile. Un Malcantone composto da diversi poli comunali potrebbe essere una strada più percorribile: ciò porterebbe Magliaso verso un ipotetico comune del Basso Malcantone.


Scopo della mozione

La presente mozione ha lo scopo di lanciare il tema anche nel Comune di Magliaso, dando avvio formale alle azioni necessarie alla valutazione di tutte le possibilità aggregative che offre la nostra regione. I tempi per la realizzazione di aggregazioni sono relativamente lunghi, per cui è necessario muoversi con largo anticipo. Il momento è sicuramente quello giusto dato il rilancio della tematica in altri comuni malcantonesi. Anche i Sindaci del Malcantone dovrebbero discutere un’entrata in materia sul tema nel corso della loro prossima riunione, che porterebbe la tematica sul tavolo di tutti i Municipi. Tergiversare ora potrebbe essere fatale per Magliaso, perché se il processo aggregativo nel Malcantone prendesse slancio, il nostro Comune si troverebbe isolato e magari a dover accettare “quel che passa il convento”, tramite un’aggregazione coatta che poco ha a che vedere con la democrazia, oppure con ipotetiche nuove iniziative popolari come quella menzionata in precedenza.

Data l’importanza e la complessità del tema, è necessario che il Consiglio comunale nomini seduta stante una commissione ad hoc che analizzi la presente mozione secondo i tempi e i modi previsti dalla Legge.

Nella fase di studio è essenziale il coinvolgimento il prima possibile della cittadinanza, esponendo tutte le opzioni sul tavolo, dall’aggregazione con i comuni limitrofi o con molti più Comuni del Malcantone, fino al proseguimento nella “via solitaria”. Il coinvolgimento va effettuato tramite un sondaggio consultivo e una serata pubblica in cui siano presenti tutti gli attori (Cantone, rappresentanti di Magliaso e eventualmente di comuni limitrofi, favorevoli e contrari all’aggregazione).



Conclusione

Per i motivi esposti in precedenza i sottoscritti Consiglieri comunali chiedono che il Consiglio comunale di Magliaso decida:
1. La presente mozione è accolta

2. La “Commissione speciale aggregazioni” avrà il compito di proporre a Municipio e Consiglio Comunale un “modus operandi” e di avviare uno studio su possibili aggregazioni.



Cordiali saluti.



Per il Gruppo Lega-UDC-Ind.

Luca Paltenghi (primo firmatario)

Paola De Gaudenzi, Daniele Bernasconi, Marco Burkhard