N.B.
A complemento di quanto indicato nel testo riportato di seguito,
preciso che con 14 voti contro 4 il Consiglio comunale ha deciso di
demandare la mozione alla commissione petizioni, invece che ad una
commissione ad hoc come da noi richiesto data l'importanza del tema...
Riporto inoltre l'articolo-intervista apparso su Ticinonews.
Magliaso, 4 febbraio 2013
Egregi signori Municipali; Presidente, colleghe e colleghi Consiglieri comunali
Avvalendosi
della facoltà data dagli art. 67 LOC e 29 ROC, nonché dalla Legge sulle
aggregazioni e separazioni dei comuni (LAggr) del 16 dicembre 2003, che
consente anche ai Legislativi comunali di presentare istanza al
Consiglio di Stato per l’avvio di una procedura per uno studio
d’aggregazione, i sottoscritti Consiglieri comunali presentano la
MOZIONE
Denominata:
Aggregazioni nel Malcantone: Magliaso scelga la sua direzione
volta ad approfondire la tematica di eventuali aggregazioni di Magliaso con altri Comuni vicini.
Conformemente
all’iter procedurale previsto dalla LOC e dal RALOC chiedono che la
stessa venga demandata seduta stante ad una “Commissione speciale
aggregazioni” e al Municipio per preavviso.
Premessa
A
mente degli scriventi Consiglieri comunali, a Magliaso non è mai stata
approfondita la tematica delle aggregazioni, perlomeno non
pubblicamente, in quanto finanziariamente il Comune gode di buona
salute. Questa situazione non è chiaramente uno stimolo, soprattutto se i
comuni limitrofi hanno tutti finanze meno floride e moltiplicatori più
elevati; ciò non deve comunque essere l’unico criterio di valutazione.
Nel
corso degli ultimi tempi, numerosi sono stati i casi di possibili o
avvenute aggregazioni comunali: pensiamo ai nuovi comuni di Lugano,
Mendrisio e Terre di Pedemonte, oppure al “matrimonio” che si apprestano
a concludere i 17 comuni del Bellinzonese, senza dimenticare
l’iniziativa popolare “Avanti con le nuove città di Locarno e
Bellinzona” che, senza voler disquisire qui della sua costituzionalità,
chiede l’aggregazione dei comuni del Locarnese e del Bellinzonese.
Anche
nella nostra regione, il Malcantone, sembrano essersi risvegliate delle
discussioni in merito a possibili aggregazioni, dopo la nascita del
comune di Alto Malcantone, delle aggregazioni di Bioggio e il fallimento
delle aggregazioni nel Medio Malcantone e di Manno con Alto Malcantone.
Infatti, a Vernate, nel mese di novembre 2012 è stata depositata una
mozione firmata da tutti i 21 Consiglieri comunali, volta ad
approfondire un’aggregazione dei comuni del Malcantone. A dicembre 2012,
ad Agno è stata poi depositata una mozione analoga firmata da nove
Consiglieri comunali che chiede la creazione di una Commissione speciale
sulle aggregazioni, nella quale tra le varie opzioni indicate vi è
anche quella di un’aggregazione con Magliaso.
Da
fonte affidabile, siamo venuti a conoscenza che la Sezione degli Enti
locali del Canton Ticino ha già “nel cassetto” ben due progetti di
aggregazione per il Malcantone, che attendono solo un segnale da parte
della nostra regione. Il primo progetto prevede un’aggregazione di tutti
i comuni in una “Città Malcantone” di 23'000 abitanti, il secondo
prevede la creazione di due comuni (sponda destra e sponda sinistra
della Magliasina).
I pro e i contro di un’aggregazione
Senza volere essere esaustivi in questa sede, riteniamo importante menzionare brevemente i pro e i contro di un’aggregazione.
La
tendenza in Ticino, così come nella Confederazione (pensiamo ai Cantoni
di Glarona, Friborgo, Grigioni o Lucerna) sembra essere quella di
ridurre costantemente il numero di comuni, per differenti ragioni. Il
Ticino nel 1990 era composto ancora da 247 comuni, oggi si sono ridotti a
147.
Lugano
e Mendrisio, come menzionato in precedenza, hanno assunto il ruolo di
apripista; ora che anche il Bellinzonese si sta muovendo in questa
direzione, il Ticino si sta dirigendo verso la creazione di poli più
grandi numericamente e più forti finanziariamente: nel dialogo con i
partner cantonali e federali sono atout che non vanno
sottovalutati. In particolare, per la risoluzione dei problemi regionali
è senz’altro più utile che il Cantone abbia quale controparte meno
Comuni ma con più forza contrattuale, piuttosto che una miriade di
piccole realtà comunali contigue ma spesso con idee diametralmente
opposte. Pensiamo all’annosa problematica del traffico e della
circonvallazione nel Malcantone, che per lungo tempo è stata ferma a
causa di continui dissidi regionali, oppure alla realizzazione di
importanti opere come la futura rete tram.
Anche
la difficile situazione economica attuale, con l’aggiungersi dei
continui riversamenti di oneri dal Cantone ai Comuni, richiede una
razionalizzazione nella gestione dei servizi e delle infrastrutture, con
la creazione di infrastrutture regionali che vadano a beneficio del
Cittadino, senza che questi ne abbia un aggravio in termini di
imposizione fiscale. Già nello studio della Sezione degli Enti locali
del Dipartimento delle Istituzioni “Il Cantone ed i suoi comuni -
l'esigenza di cambiare” del 1998 si rilevava che a Magliaso vi era una
dotazione in servizi e infrastrutture limitata che lo situava in una
fascia di comuni intermedia. Seppure migliorata, la situazione attuale
resta probabilmente comunque discreta.
Da
sottolineare inoltre la crescente difficoltà nel reperire candidati
validi e motivati a mettersi a disposizione per la gestione della cosa
pubblica e diffusa un po’ in tutti i partiti e i Comuni, soprattutto
quelli più piccoli, con il rischio anche di elezioni tacite.
Quanto
agli aspetti negativi di un’aggregazione, occorre senz’altro prestare
attenzione alle resistenze dei Cittadini, preoccupati dalla perdita di
identità del Comune, dalla lontananza dei futuri quartieri dal centro
del nuovo Comune e dalla centralizzazione dei servizi comunali. Nel caso
del Malcantone va senz’altro tenuta in considerazione la grande
differenza che sussiste tra l’Alto Malcantone, che mantiene ancora le
sue caratteristiche rurali, e il Basso Malcantone, più a vocazione
industriale e residenziale. Un processo aggregativo che comprenda tutto
il Malcantone appare dunque al momento difficile. Un Malcantone composto
da diversi poli comunali potrebbe essere una strada più percorribile:
ciò porterebbe Magliaso verso un ipotetico comune del Basso Malcantone.
Scopo della mozione
La
presente mozione ha lo scopo di lanciare il tema anche nel Comune di
Magliaso, dando avvio formale alle azioni necessarie alla valutazione di
tutte le possibilità aggregative che offre la nostra regione. I tempi
per la realizzazione di aggregazioni sono relativamente lunghi, per cui è
necessario muoversi con largo anticipo. Il momento è sicuramente quello
giusto dato il rilancio della tematica in altri comuni malcantonesi.
Anche i Sindaci del Malcantone dovrebbero discutere un’entrata in
materia sul tema nel corso della loro prossima riunione, che porterebbe
la tematica sul tavolo di tutti i Municipi. Tergiversare ora potrebbe
essere fatale per Magliaso, perché se il processo aggregativo nel
Malcantone prendesse slancio, il nostro Comune si troverebbe isolato e
magari a dover accettare “quel che passa il convento”, tramite
un’aggregazione coatta che poco ha a che vedere con la democrazia,
oppure con ipotetiche nuove iniziative popolari come quella menzionata
in precedenza.
Data
l’importanza e la complessità del tema, è necessario che il Consiglio
comunale nomini seduta stante una commissione ad hoc che analizzi la
presente mozione secondo i tempi e i modi previsti dalla Legge.
Nella
fase di studio è essenziale il coinvolgimento il prima possibile della
cittadinanza, esponendo tutte le opzioni sul tavolo, dall’aggregazione
con i comuni limitrofi o con molti più Comuni del Malcantone, fino al
proseguimento nella “via solitaria”. Il coinvolgimento va effettuato
tramite un sondaggio consultivo e una serata pubblica in cui siano
presenti tutti gli attori (Cantone, rappresentanti di Magliaso e
eventualmente di comuni limitrofi, favorevoli e contrari
all’aggregazione).
Conclusione
Per i motivi esposti in precedenza i sottoscritti Consiglieri comunali chiedono che il Consiglio comunale di Magliaso decida:
1. La presente mozione è accolta
2.
La “Commissione speciale aggregazioni” avrà il compito di proporre a
Municipio e Consiglio Comunale un “modus operandi” e di avviare uno
studio su possibili aggregazioni.
Cordiali saluti.
Per il Gruppo Lega-UDC-Ind.
Luca Paltenghi (primo firmatario)
Paola De Gaudenzi, Daniele Bernasconi, Marco Burkhard