12 gennaio 2013
Onorevole signor Sindaco,
Onorevoli signori Municipali
Premessa
Lo scorso 20 dicembre 2012, il comune di Magliaso pubblicava sulla propria pagina internet un comunicato dal seguente tenore:
Su richiesta del sottoscritto primo firmatario, il segretario
comunale precisava che l'aumento riguardava il rotolo di dieci sacchi
dei rifiuti da 17l (passato da CHF 0.90 a CHF 1.10) e i rotoli da dieci
sacchi da 35l (passato da CHF 1.00 a CHF 1.20). L'aumento segue le
condizioni del mercato, mentre restano invariati i prezzi dei sacchi da
60l e da 110l.
Quanto alla necessità di una base legale (ordinanza municipale o
semplice decisione municipale?), veniva precisato che il nostro comune
si trova in fase sperimentale (verosimilmente ancora per l'anno in
corso) e che il Municipio ha chiesto ed ottenuto la collaborazione
fattiva da parte della popolazione per la sperimentazione del sistema di
sacchi dei rifiuti ufficiali. In seguito, verrà modificato il
Regolamento per il servizio raccolta ed eliminazione dei rifiuti del 18
dicembre 1996, con la fissazione dei prezzi nella relativa ordinanza
municipale.
Precisiamo che sia il sistema sperimentale che la vendita a prezzi di mercato non vengono qui contestati.
Volendo approfondire la questione, in data 21 dicembre 2012 il
sottoscritto primo firmatario ha preso contatto con la Sezione enti
locali (SEL) del Canton Ticino e discusso con una giurista, la quale ha
espresso la sua convinzione che la decisione di aumentare i prezzi dei
sacchi dei rifiuti ufficiali avrebbe dovuto essere pubblicata mediante
ordinanza municipale. Una sua assenza quindi, come nel caso presente,
denota una mancanza palese di una base legale! Il ragionamento alla base
di ciò è che, seppure non venduti a prezzi maggiorati, i cittadini sono
tenuti ad acquistare unicamente i sacchi ufficiali per smaltire i loro
rifiuti, pena una multa.
È risaputo che se un singolo cittadino può agire liberamente, purché
la legge non disponga altrimenti, tale discorso non vale per un ente
pubblico, tenuto ad agire solo se la legge glielo permette.
Rileviamo che la stesso discorso vale inoltre anche per i prezzi dei
sacchi dei rifiuti ufficiali fissati all'inizio della fase sperimentale a
fine 2011 e non precisati in un’ordinanza.
Al nostro Gruppo si è dunque posta la questione di un eventuale
ricorso al Consiglio di Stato entro 15 giorni dalla pubblicazione della
decisione del Municipio, ferie giudiziarie escluse, per l'annullamento
della stessa.
Con un gesto di buona volontà politica, nessun ricorso è stato inoltrato da parte nostra per i seguenti motivi:
- È meglio cercare di risolvere i problemi “in famiglia”, considerato il fatto che per farlo occorre semplicemente che il Municipio inserisca la sua decisione in un'ordinanza. Questa soluzione eviterebbe un conflitto tra il nostro Gruppo e il Municipio, con relativo dispendio di tempo e risorse per entrambi.
- Un ricorso, il cui accoglimento sarebbe stato certo, avrebbe portato all'annullamento della decisione di aumento dei prezzi e di fatto del sistema sperimentale stesso con la relativa statistica dei sacchi venduti, oppure ad un sistema sperimentale con i sacchi offerti dal Comune ai cittadini, invece che venduti. Tutto questo in attesa di una base legale.
- Nel caso il Municipio non accogliesse le proposte contenute nella presente interpellanza, potremo sempre rivolgerci alla SEL affinché esso ottemperi ai suoi doveri, fissando i prezzi dei sacchi in una base legale e permettendo ai cittadini di esercitare i propri diritti.
Da ultimo, sottolineiamo che dal colloquio telefonico menzionato
precedentemente è emerso che una fase sperimentale di così lunga durata
sembra comunque poco giustificata.
Alla luce di questa premessa, avvalendoci della facoltà data dagli
art. 66 LOC e 28 ROC, ci permettiamo quindi di sottoporre al lodevole
Municipio la seguente
Interpellanza
- Intende rimediare rapidamente all'assenza di una base legale in merito alla vendita dei sacchi dei rifiuti ufficiali, fissandovi un contenuto minimo, ovvero i prezzi, il luogo di vendita e il principio della contabilizzazione delle vendite a fini statistici?
- Può dirci se i sacchi dei rifiuti ufficiali sono venduti a prezzo di costo o a prezzi di mercato? A quali fini viene utilizzato l'eventuale ricavo?
- Per quale motivo il sistema sperimentale dura ormai da oltre un anno e raggiungerà probabilmente due anni? Un solo anno non sarebbe bastato per verificare l'efficacia del sistema nella lotta contro il "turismo del sacco"?
Grazie per l’attenzione e cordiali saluti.
Per il Gruppo Lega-UDC-Ind.
Luca Paltenghi
Marco Burkhard, Paola De Gaudenzi
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